
Nostra Signora LIBERTÀ
Il 18 dicembre i nostri ragazzi sono stati rinviati a giudizio con motivazioni ridicole e assurde.
Tutta la faccenda si regge sulle basi della ricostruzione della presunta vittima, che nella peggiore tradizione antifascista ha fatto dei riconoscimenti, che sono state presi per oro colato, nonostante alcune palesi ed evidenti storpiature.
Ma non ci aspettavamo che la giustizia antifascista ci riconoscesse nulla.
In questo momento è obbligatorio far sentire la nostra vicinanza ai ragazzi, completamente estranei alla vicenda, che da quasi un anno sono privati della libertà.
Il primo febbraio, faremo un’evento di solidarietà.
Restate connessi per ulteriori informazioni.